Venerdì 13 settembre ore 21 a Jesi in Piazza delle Monachette la grande danza sotto le stelle per il XIX Festival Pergolesi Spontini: “Nijinsky and Diaghilev”, con i solisti della Compagnia Daniele Cipriani, i musicisti Massimo Mercelli (flauto) e Nicoletta Sanzin (arpa), l’attore Giorgio Lupano.

Venerdì 13 settembre ore 21, a Jesi in Piazza delle Monachette, il XIX Festival Pergolesi Spontini celebra la grande danza: a 110 anni dalle storiche esibizioni parigine che diedero vita ai leggendari Ballets Russes, “Nijinsky and Diaghilev” rende omaggio ad una delle pagine più significative della storia della danza e agli autori di una nuova e rivoluzionaria espressione artistica: Sergei Diaghilev (1872 – 1929), instancabile impresario teatrale russo, e Vaslav Nijinsky (1890 – 1950), divino danzatore e genio del balletto. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, ripercorre le tappe di questa ‘rivoluzione’ in un inedito programma che omaggia il genio e l’opera dei due grandi artisti russi, in una perfetta fusione di danza, musica dal vivo e poesia.

In scena, i solisti e il corpo di ballo della Compagnia Daniele Cipriani sulle coreografie di Amedeo Amodio, Mauro Bigonzetti, Giorgio Mancini, Giuliano Peparini. Le musiche di Claude Debussy, Carl Maria von Weber, Maurice Ravel, Stefano Luca sono eseguite dal vivo da due solisti dalla carriera internazionale: Massimo Mercelli al flauto (già protagonista nei giorni scorsi al Festival Pergolesi Spontini del concerto Bach SanSouci) e Nicoletta Sanzin all’arpa.

L’evento vede in scena la partecipazione straordinaria dell’attore Giorgio Lupano, volto noto della tv e del cinema italiano, protagonista di seguitissime fiction Rai 1 tra cui Paura di amare, Sacrificio d’amore, e – dal 2018 – della soap opera pomeridiana Il paradiso delle signore nel ruolo del personaggio di Luciano Cattaneo. I testi sono di Patrizia Veroli. Maître de ballet è Stefania Di Cosmo, i ballerini solisti sono Susanna Elviretti, Mattia Tortora, Marco Lo Presti, danzano inoltre Alessandro Burini, Mattia Ignomiriello, Davide Pietroniro.

Apre la serata il balletto “Le Spectre”, creazione di Giorgio Mancini (già direttore artistico del Ballet du Grand Théâtre de Genève e del MaggioDanza e coreografo per i più importanti teatri italiani e internazionali) su musica di Carl Maria von Weber; ispirato al celebre “Le Spectre de la rose” di Michel Fokine, il brano ne rievoca le tensioni proiettandole sull’incontro d’arte e di vita tra Sergei Diaghilev e Vaslav Nijinsky.

Segue un estratto da “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, balletto italiano tra i più rappresentati e richiesti nel mondo; questa celebre coreografia è un grande affresco sulle culture che si affacciano sul Mediterraneo, e mette in risalto forza giovanile e bellezza, energia e velocità, tra momenti di insieme alternati a passi a due.

Il programma propone inoltre “L’après-midi d’un faune”, storica versione di Amedeo Amodio del balletto di Vaslav Nijinsky, che tanto scandalo destò alla sua creazione (1912), sulle note di Claude Debussy: curve musicali che accompagnano le sinuosità dei corpi danzanti. In scena a Jesi anche testi dalle multiple sonorità che spaziano dai rarefatti versi de “L’après-midi d’un faune”, manifesto del simbolismo del poeta Stéphane Mallarmé a cui s’ispirò la composizione di Debussy, ai ricordi autobiografici di Bronislava Nijinska, sorella di Vaslav, recitati per l’occasione dall’attore Giorgio Lupano.

Chiude la serata il “Boléro” di Maurice Ravel, partitura con cui si sono cimentati moltissimi coreografi, qui nella nuova versione a firma di uno dei più brillanti coreografi italiani, Giuliano Peparini, già primo ballerino del Ballet de Marseille e storico collaboratore di Roland Petit, nonché coreografo per le più importanti compagnie di danza, in Francia, Russia, Giappone e Italia.