Un’icona della musica italiana ed europea, Alice, accompagnata al pianoforte da Michele Fedrigotti, sabato 21 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi nel concerto “Art et Décoration” per il XIX Festival Pergolesi Spontini.

Un’icona della musica italiana ed europea, Alice, accompagnata al pianoforte da Michele Fedrigotti, in un’interpretazione sul filo della delicatezza degli spartiti che anticiparono la forma-canzone nel genio di Satie, Fauré, Montsalvage, Sadero, Hahn, Gurney, Ravel, Villa-Lobos. È il programma del concerto “Art et Décoration”, in programma sabato 21 settembre ore 21, al Teatro Pergolesi di Jesi per il XIX Festival Pergolesi Spontini.

Dalla canzone leggera degli esordi all’imprevisto trionfo sanremese, nel 1981 con “Per Elisa”, dal sodalizio con Franco Battiato alla evoluzione internazionale che l’ha portata a collaborare con musicisti di rango mondiale, la carriera di Carla Bissi alias Alice è quella di una cantautrice alla perenne ricerca della “realtà oltre l’apparenza”. Il tema del viaggio, con tutte le implicazioni che esso comporta, ricorre spesso nella sua poetica, e così è nel programma al centro del concerto, caratterizzato da un viaggio attraverso l’origine della canzone con brani di confine, chansons, songs e melodie di compositori di fine Ottocento e primi Novecento. Insieme ad un musicista di grande spessore come il M° Fedrigotti, Alice propone una musica composta da ingredienti colti e popolari, che evoca la piacevolezza gaia e confortevole delle ore dedicate al divertimento e al riposo, nell’aspirazione ad un’arte, per dirla come Matisse, “che non tratti alcun tema preoccupante o angoscioso… qualcosa di analogo ad una buona poltrona”. Era la “musica d’arredamento”, intesa da Satie come arte che non era più necessario ascoltare “tenendo la testa tra le mani”.

Il programma della serata si apre con Gnossienne N. 1 piano solo e la Gymnopédie n. 1 di Erik Satie; per voce e canto, sono le Trois mélodies scritte dal compositore francese su versi di JoséPatricio Contamine de Latour: “Les angels”, “Sylvie”, ed “Elégie”; in scaletta, sempre di Satie, l’”Air du poète” su versi di Léon Paul Fargue, “Spleen”, “Daphénéo” su testi di Mimi Godebska, l’ “Air Du Rat”, la “Chanson” su versi di J.P. Contamine de Latour, e ancora Gnossienne n. 4 e Gnossienne n. 5. Di Gabriel Fauré sono la “Chanson d’amour” (testo  di Armand Silvestre), la “Barcarolle” (testo di Marc Monnier), “Après un reve” (testo di Romain Bussine), “Adieu” su versi di Charles Jean Gradmougin; di Xavier Montsalvage, la “Cancion de cuna para dormir a un negrito” (testo di Ildefonso Pereda Valdes) e “Irish Lullaby” (testo di Afred Perceval Graves”, di Geni Sadero – il nome d’arte di Eugenia Scarpa – “Era la vo (Berceuse sicilienne). In scaletta anche “L’énamourée” (Theodore de Banville / Reynaldo Hahn), “Neere” (Leconte de Lisle / Reynaldo Hahn), “Sleep” (John Fletcher / Ivor Gurney), “Là-bas, vers l’église” di Maurice Ravel, “Adeus Ema” di Heitor Villa-Lobos, “Down by the Salley Gardens” e “Down east” di Ivor Gurney su versi di William Butler Yeats, “L’heure exquise” di Reynaldo Hahn su versi di Paul Verlaine.

Il Festival Pergolesi Spontini prosegue domenica 22 settembre ore 11 con il concerto “Wine opera” dedicato al Tema della Frivolezza, presso l’azienda Colonnara a Cupramontana (i posti limitati dentro la cantina aziendale sono già esauriti) e alle ore 17 al Teatro Pergolesi di Jesi con il musical teatrale “Into the woods”, dal capolavoro di Stephen Sondheim, un classico adatto anche ai bambini che omaggia alcune delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm, protagonista la Bernstein School of Musical Theater.