Giovedì 19 settembre ore 21 la piccola Chiesa degli Aroli di Monsano, un gioiello dell’architettura romanica immerso tra gli olivi, accoglie il violoncello barocco di Gaetano Nasillo in concerto con Anna Fontana e Sara Bennici con le sonate napoletane di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani.

Giovedì 19 settembre ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano il violoncellista Gaetano Nasillo, tra i più acclamati violoncellisti che si occupano di esecuzione su strumenti originali, propone – con Anna Fontana al clavicembalo e Sara Bennici al violoncello – il concerto “Nel giardino di Partenope”, con le sonate napoletane per violoncello (musiche di Pergolesi, Porpora, Greco, De Ruvo, Alborea, Lanzetti, Supriani), in uno degli eventi più attesi del XIX Festival Pergolesi Spontini.

La grande stagione del Barocco a Napoli, durante tutto il Settecento, non ha prodotto soltanto un nuovo linguaggio per il teatro d’opera, ma anche musica strumentale di notevole rilievo. La presenza di un’importante scuola per gli strumenti ad arco determinò anche lo sviluppo della letteratura per violoncello, usato ora in veste solistica e virtuosistica invece di limitarsi all’esecuzione del basso continuo. Il concerto “Nel giardino di Partenope” dà conto di questo capitolo affascinante e poco conosciuto della storia della musica strumentale in Italia.

Dopo il successo dei “Concerti Napoletani per violoncello”, registrati con Ensemble 415 (Zig Zag Territoires), Gaetano Nasillo chiude il cerchio con una collezione di Sonate della scuola violoncellistica napoletana, in un’ideale prosecuzione del progetto precedente. Il programma della serata fornisce un affascinante panorama del repertorio napoletano per lo strumento, dalla sua apparizione alla fine del XVII secolo fino alla seconda metà del XVIII secolo. Con un buon equilibrio tra esponenti di spicco della scuola partenopea (Pergolesi, Porpora) e violoncellisti-compositori ancora poco conosciuti: Salvatore Lanzetti (di cui Nasillo ha inciso un cd monografico delle Sonate op.1, vincitore del Premio Amadeus), Francesco Alborea, Giulio di Ruvo, Francesco Supriani ed altri ancora, i quali dettarono nuovi standard tecnico – espressivi  del violoncello che definiranno lo sviluppo del repertorio successivo, anche grazie al successo che tali virtuosi ebbero in Francia e in Inghilterra. Di Giovanni Battista Pergolesi verrà eseguita la “Sinfonia à Violongello Solo in Fa maggiore” nei tempi Comodo – Allegro – Adagio – Presto.

Gaetano Nasillo suona un violoncello Antonio Ungarini (Fabriano 1750). Sara Bennici suona un violoncello Barak Norman costruito a Londra nel 1710.