GIOVANNI SINOPOLI, mise en espace
Nato a Venezia nel 1982, Giovanni Sinopoli si laurea alla Sapienza di Roma in Teorie e Tecniche del Linguaggio Cinematografico con una tesi su Truffaut, relatore il prof. Roberto Faenza.
Nel 2006 inizia a lavorare nel settore cinematografico ricoprendo diversi ruoli, per poi continuare come assistente in importanti produzioni come “Rigoletto a Mantova”, film in diretta e in mondovisione per la regia di Marco Bellocchio. Per il teatro ha curato le riprese video di “I Demoni” di Dostoevskij per la regia di Peter Stein e “Il design spiegato a mia madre” scritto da Fabio Novembre, con Stefania Rocca e Filippo Timi.
Con “La Lampara”, il suo primo cortometraggio, Sinopoli dimostra una grande capacità di proporre uno stile articolato e narrativamente coerente soprattutto rispetto alla visione di insieme tra sogno e identità letteraria. Per questo il film raccoglie consensi per aver trasposto in immagini poetiche la metafora della vita e delle sue illusioni con un chiaro riferimento ad avvolgenti atmosfere verghiane.
Sperimenta nuovi linguaggi cinematografici con due corti “Hertz” e “Vicino a te” rafforzando il suo stile intuitivo e coraggioso che, con l’ultimo docu-film realizzato “Roman Vlad e il suono della memoria”, portano Giovanni Sinopoli a ricevere apprezzamenti in numerosi festival nazionali (Riff, Taormina Film Festival, I’ve seen films, Prix Italia) ed esteri (Raindance Film Festival, Fipa).
Nel 2015 al Teatro La Fenice di Venezia ha curato la regia dello spettacolo “La voce di Sinopoli” con Manuela Mandracchia e Massimo Popolizio, incentrato sulla figura del padre Giuseppe Sinopoli, direttore d’orchestra, compositore, ambasciatore della cultura musicale italiana nel mondo, e autore di libri tra cui “I racconti dell’isola”. Tra questi, nel 2016, Giovanni Sinopoli ha messo in scena ” La nave di Ulisse” con Angelo Campolo e le musiche di Marco Sinopoli.