La formazione napoletana
Nel gennaio 1793 Gaspare Spontini fu ammesso a frequentare uno dei quattro conservatori musicali allora operanti a Napoli, il Conservatorio della Pietà dei Turchini. A Napoli in quel periodo vivevano musicisti tra i più famosi come Paisiello e Cimarosa. Nel 1795 probabilmente insofferente all’insegnamento, decise di abbandonare Napoli per iniziare a girare in diverse sedi italiane: da Roma ancora a Napoli, da Palermo a Firenze e a Venezia. Il suo talento fu colto da un impresario romano, tal Sigismondi o Sismondi, che gli affidò l’incarico di comporre un’opera, Li puntigli delle donne, eseguita per la prima volta a Roma, nel Teatro della Pallacorda in Piazza Firenze nel Carnevale del 1796. Il libretto, forse di Francesco Cerlone, è incentrato su una tradizionale vicenda comica. La partitura autografa è conservata nella Biblioteca del Conservatorio di S. Pietro a Majella di Napoli. Il debutto risultò assai positivo: Spontini infatti rientrò nel Conservatorio napoletano, ottenne la stima di Cimarosa e di Piccinni e soprattutto conquistò nuove commissioni artistiche: L’eroismo ridicolo nel 1798 (Napoli, Teatro Nuovo, su libretto di Domenico Piccinni, fratello del più noto compositore Niccolò), rimaneggiata l’anno successivo come La finta filosofa.