Il trionfo de La Vestale
Risalente al 1805, l’opera fu rappresentata a Parigi per la prima volta il 15 dicembre 1807 al Théatre de L’Académie Impériale de Musique alla presenza dell’Imperatrice Giuseppina. Giulia, la Vestale, fu interpretata dalla grande cantante Caroline Branchu, affiancata dall’autorevole Etienne Lainez nella parte di Licinio. Arricchita da eccezionali corpi di ballo e da strumentisti straordinari come il cornista Frédéric Duvernoy, cui Spontini aveva affidato “il solo” dell’aria di Giulia nel secondo atto, La Vestale ottenne un successo strepitoso e fu replicata ben duecento volte. Certe linee vocali, la fusione degli italianismi nella sensualità della lingua francese, la scenografia antica, ricca di templi, aquile imperiali, le iconografie dell’antica Roma costituivano infatti dei riferimenti storici e ideologici in cui Napoleone e la corte imperiale, si riconoscevano perfettamente. Il divorzio di Napoleone dalla moglie Giuseppina allontanò Spontini dalla sua protettrice ma non dall’Imperatore, che gli riservò sempre fiducia e protezione, come dimostrano i seguenti onori e cariche riservate al musicista marchigiano: nel 1809 gli viene commissionata, su suggerimento nel 1808 dello stesso Napoleone, un’opera di carattere storico-celebrativo, il Fernand Cortez; nel 1810 La Vestale ricevette il premio come migliore opera rappresentata nel decennio precedente; nello stesso anno Spontini venne nominato direttore d’orchestra del Théatre-Italien de Paris, carica che manterrà fino al 1812, e del Teatro dell’Imperatrice; nel 1813 venne anche nominato membro della giuria incaricata di esaminare i nuovi libretti presentati all’Opera.
- La vicenda biografica
- La formazione napoletana
- Spontini alla corte di Napoleone
- Il trionfo de La Vestale
- Il Fernand Cortez
- Il matrimonio con Celeste Erard
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- Agnes Von Hohenstaufen
- Spontini e Wagner
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