La Fondazione Pergolesi Spontini ha chiuso positivamente il bilancio dell’esercizio finanziario 2018 con un giro d’affari di € 2.700.000 circa. L’assemblea dei soci, riunita oggi, ha approvato il bilancio consuntivo e destinato l’utile di euro 26.261 ad incrementare il patrimonio della Fondazione.
Nel 2018 oltre 40mila sono stati gli spettatori, 165 gli eventi proposti in collaborazione con 36 enti e associazioni; 364 i fornitori, più di 12.000 le giornate lavorative erogate. 

Si chiude oltre ogni rosea aspettativa l’esercizio finanziario 2018 della Fondazione Pergolesi Spontini, sottoposto oggi dal Consiglio di Amministrazione al voto dell’Assemblea dei Soci e quindi approvato dalla stessa assemblea all’unanimità. Superate le difficoltà del 2017, Il bilancio consuntivo dell’ente culturale ha registrato nello scorso anno un giro d’affari di € 2.700.000 circa, ed un utile di esercizio di euro 26.261, che è stato destinato ad incrementare il patrimonio della Fondazione.

Nel 2018, oltre 40mila sono stati gli spettatori (di cui 10.000 bambini e ragazzi), 165 gli eventi proposti (opere e concerti, spettacoli di prosa e di teatro per ragazzi, danza e circo contemporaneo), organizzati in collaborazione con 36 enti e associazioni culturali pubbliche e private della regione; 364 i fornitori di beni, servizi e prestazioni professionali; più di 12.000 le giornate lavorative erogate.

Se il 2018 è iniziato con delle premesse critiche sia dal punto di vista gestionale che economico, nel corso dell’anno sono state invece messe a punto azioni non solo di conservazione e tutela della Fondazione, ma anche rivolte a muovere passi verso un futuro più solido e strutturato.

I ricavi delle vendite e prestazioni sono aumentati di complessivi euro 100.000 circa grazie all’incremento degli incassi di biglietteria (relativi soprattutto alla Stagione lirica) ed ai noleggi allestimenti. Sono aumentati sensibilmente i contributi da privati e i proventi per liberalità, a confermare l’inizio di un percorso di sensibilizzazione e fiducia da parte di partner privati (per lo più aziende del territorio) nei confronti della Fondazione.

Diversi i corrispettivi per servizi offerti al Comune di Jesi, a conferma dell’obiettivo della Fondazione di offrire il proprio supporto tecnico, organizzativo e artistico a servizio del territorio.

Sul fronte dei costi, la politica di rigore che la Fondazione ha dovuto intraprendere per sanare i conti ha determinato un sensibile contenimento di molte voci di spesa, fra cui, in particolare, il personale, che ha accettato volontariamente la riduzione del 30% del proprio compenso e gran parte delle spese generali.

A fine anno, al termine di una gestione altamente prudente, l’assegnazione di contributi integrativi da parte del Ministero, ha permesso di rilevare anche un utile di euro 26.261, destinato ad incrementare il patrimonio della Fondazione, previo parere positivo appena acquisito dall’Assemblea.