Studenti e studentesse del Mannucci, del Marconi Pieralisi e del Vittorio Emanuele II al lavoro al Teatro Pergolesi di Jesi!

Quando l’opera lirica incontra il mondo dell’educazione e della disabilità nasce una Social Opera! Venerdì 28 settembre ore 21 – nell’ambito del XVIII Festival Pergolesi Spontini – debutta al Teatro Pergolesi di Jesi lo spettacolo musicale “Tutto è illusione nel mondo-Social Opera”, ispirato all’opera di Spontini “Le metamorfosi di Pasquale”, con la compagnia OperaH e la regia di Gianfranco Frelli. Protagonista in scena è un gruppo di tredici persone con disabilità fisica/intellettiva, con loro i giocatori della squadra di Rugby Jesi 70, i danzatori di Motus Danza, il maestro Carlo Morganti al pianoforte, educatori e attori coinvolti nel laboratorio teatrale “OperaH” della Fondazione Pergolesi Spontini realizzato con A.S.P. Ambito 9 Comune di Jesi, Umea Unità Multidisciplinare Età Adulta, Asur Marche Av2 Jesi, Cooss Marche, Teatrococuje.it.

Dietro le quinte dello spettacolo sono gli studenti e le studentesse del terzo e del quarto anno di tre scuole superiori di Jesi coinvolti dalla Fondazione in “Banco di scena”, un innovativo progetto di Alternanza Scuola-Lavoro sostenuto da Fondazione Cariverona: i giovani del Liceo Artistico “E. Mannucci” hanno realizzato le scene dello spettacolo, gli studenti dell’I.I.S. “Marconi Pieralisi” indirizzo moda hanno realizzato i costumi, quelli del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” si sono occupati della comunicazione, sotto la guida attenta di Gianfranco Frelli, di operatori teatrali esperti e dei loro insegnanti.

Alcuni studenti hanno voluto raccontare questo entusiasmante incontro con il teatro, vissuto interamente all’interno dei meccanismi produttivi, nei laboratori, in sartoria e nelle sale di prova. Siamo felici di poter condividere con il nostro pubblico e con tutti i cittadini le loro emozioni!

1) ALESSIA FIORE: “Tra le pieghe dei dipinti”

Si sta svolgendo la quinta edizione di “Banco di scena”, nelle prime quattro hanno partecipato solo gli studenti del liceo artistico E. Mannucci che quest’anno sono divisi tra scenografi e attrezzisti. I ragazzi hanno seguito lezioni nelle aule con Ilaria Sebastianelli, prima di andare sul palcoscenico, dove mi sono recata per osservare come lavorano a “Tutto è illusione nel mondo”. Per parlare con loro sono andata invece nel laboratorio dove creano la vera e propria scenografia. In questo luogo ho potuto rivolgere loro alcune domande, alle quali han risposto con notevole disponibilità. Questi ragazzi e queste ragazze hanno grinta, voglia di imparare e di lavorare in squadra. Quello che fanno serve, a loro, per avere una visione più limpida del futuro. Nella scuola che frequentano ciascuno si presenta con un obbiettivo ben preciso e grazie a questo riescono a scegliere l’indirizzo tra quelli che la scuola propone. Hanno anche un grande spirito di competizione e passione sia per le materie scolastiche, sia per gli insegnamenti che apprendono a teatro. In fondo cosa sarebbe uno spettacolo senza la sua scenografia?

“Tutto è illusione del mondo” sarà in scena il 28 settembre alle ore 21, ingresso al prezzo di 1€.

Alessia Fiore, “Banco di Scena 2018”, classe 4E, Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” indirizzo Scienze Umane.

2) CHIARA LUCIGNANO: “Tra i fili dei merletti in un mondo irreale”

Succede in questi giorni a Jesi, nella Vallesina, più precisamente all’interno del Teatro Pergolesi, che le allieve dell’istituto professionale IPSIA Moda Jesi prendono parte al progetto “Banco di Scena”, nato nel 2014. Qui mettono in pratica le loro abilità e il loro estro, cimentandosi nell’impresa di realizzare un abito da scena per cadauno degli attori partecipanti. Peraltro, alcuni degli attori, sono ragazzi del Social Opera, all’incirca una trentina; ad affiancarli durante lo spettacolo, vi saranno dei ragazzi appartenenti agli altri 3 licei aderenti, oltre all’IPSIA Moda, che sono: Liceo Artistico, Liceo Classico.

Grazie a questa particolare avventura, ciascuna delle ragazze dell’istituto di Moda, potrà mettersi alla prova nel collaborare con altre persone, competenti nel settore moda. Intervistandole, è stato chiesto loro il perché della scelta della scuola che tutt’oggi frequentano, ed è emersa tanta passione e voglia di intraprendere esperienze similari a questa del Banco di Scena, piccoli tasselli che formeranno il mosaico della loro futura carriera da investire nella moda e nelle tendenze.

Chiara Lucignano, “Banco di Scena 2018”, classe 4E, Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” indirizzo Scienze Umane.

3) SARA MARCONI “A tu per tu con il tutù”

Il giorno 12 settembre mi sono recata al teatro Pergolesi per fare un’intervista al corpo di ballo dello spettacolo “Tutto è illusione del mondo”. Ho incontrato la responsabile, Federica, e la sua collega Elisa, entrambe sono le titolari della palestra “Motus danza”. Si sono subito mostrate molto aperte nel dialogo e disponibili e insieme abbiamo girato alcuni sketch sotto la regia di Gianfranco Frelli, grazie all’aiuto del mio cameraman fidato Tommaso. Tra una ripresa e l’altra ci sono state anche numerose gaffe che hanno reso il tutto ancora più divertente, creando quell’atmosfera di improvvisazione e di ironia, che è sempre importante in un’intervista per stemperare l’agitazione.

Per loro la danza è un’arte in cui hanno la capacità di esprimersi a 360 gradi, hanno iniziato a danzare da bambine provando un po’ per gioco, un po’ per sperimentare qualcosa di nuovo, e da lì non si sono più fermate. Hanno deciso di partecipare a questo progetto, perché altre volte avevano collaborato con Frelli e questa sembrava loro un’ottima opportunità di continuare questo percorso con lui e con tutti gli altri. Si vede che entrambe hanno una grande grinta e sono molto contente e cariche di portare la loro esibizione nel nostro magico teatro Pergolesi. E se anche voi non volete perdervi le loro fantastiche piroette e i loro artistici passi, venite il 28 settembre a vedere lo spettacolo con noi!

Sara Marconi, “Banco di scena 2018”, classe 4G, Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” indirizzo Scienze Umane

4) CARMEN SABRINA IACONO: “Il Liceo Classico incontra il maestro De Vivo”

Siamo presso il Teatro Pergolesi di Jesi dove il progetto “Banco di scena”, coordinato per la nostra scuola dal professor Lecchi, mi ha permesso di avvicinare le diverse figure che lavorano per la Fondazione Pergolesi Spontini, tra queste il Direttore Artistico Vincenzo De Vivo al quale rivolgerò alcune brevi domande sulla realtà del teatro d’opera e sullo spettacolo “Tutto è illusione del mondo” in scena al “teatro PERGOLESI” il 28 settembre alle ore 21, l’ingresso e di 1€. Prima di incontrare il maestro De Vivo ho potuto partecipare alla conferenza stampa dove è stato presentato non solo il progetto spettacolo “Tutto è illusione nel mondo”, ma anche il Festival Pergolesi Spontini, edizione 2018. Per quanto riguarda “Tutto è illusione nel mondo” posso dire che VUOLE FAR INCONTRARE il mondo dell’educazione e della disabilità insieme ad altri mondi culturali e vivaci. Tra questi mondi ho incontrato e avvicinato i miei compagni di avventura. Sono circa venti studenti delle scuole superiori di Jesi che han dimostrato un interesse per il teatro. Infatti stanno, insieme a me, lavorando da diversi mesi in differenti ambiti per realizzare e scegliere costumi, progettare e costruire scenografie, scrivere comunicati per la diffusione dell’evento. Studiando il copione vedo che in scena non ci saranno solo attori, di diverse età, ma anche giocatori di rugby della squadra Jesi 70 e danzatrici che volteggeranno sulle coreografie realizzate e dirette da “Motus Danza” mentre le note musicali eseguite dal vivo dal maestro Morganti arriveranno all’anima degli spettatori. Visionando poi i documenti che ci sono stati sottoposti ho potuto verificare che ogni scuola partecipante a “Banco di Scena” giocherà un ruolo fondamentale nella messa in scena dello spettacolo, da molti, compresa me, tanto atteso. Devo dire che la nostra rappresentazione promuove l’integrazione sociale e allo stesso tempo la voglia di mettersi in gioco e relazionarsi con il prossimo. Lavorando a questo progetto ho verificato che questo è anche uno dei compiti della Fondazione Pergolesi Spontini, cioè occuparsi di spettacoli che sviluppino azioni concrete per tutti coloro che sentono il teatro come forma di integrazione, ne sono appassionati, lo hanno scelto o lo sceglieranno come professione. Frequentando il PERGOLESI ho avuto l’occasione e l’onore di ascoltare anche le prove dei cantanti lirici che andranno in scena nei giorni precedenti al nostro e ho percepito che rendono con forza pulsante funzionale il Pergolesi, gli danno la vita e mi è anche sembrato che tutto il teatro risuonasse delle loro splendide VOCI. Inoltre, sono riuscita anche a vedere dall’alto il palcoscenico e non nego che l’emozione è stata tanta. Entrando nelle sale Pergolesiane ho trovato alcuni oggetti di scena realizzati con grande maestria. Nella sartoria poi nel vedere tutti quegli abiti, tra i quali nelle lunghe file era nascosto anche quello che io indosserò, sono stata letteralmente travolta dall’emozione. Ogni sala, persino ogni camerino, mi ha lasciato un brivido di stupore e di meraviglia. Ringrazio la Fondazione Pergolesi Spontini perché grazie ad essa ho avuto modo di “ascoltare e sentire” un po’ di arte e cultura, non solo teatrale. Per me il teatro non è un luogo per pochi, quindi invito tutti a godere dei frutti, non solo i nostri, che produce continuamente e costantemente.

Ringrazio inoltre tutte i ragazzi e i coordinatori che hanno lavorato con me a “Banco di scena” e tutti coloro che lavorano nel teatro Pergolesi di Jesi. Per finire posso veramente dire che sono persone molto cordiali e piacevoli.

Carmen Sabrina Iacono, “Banco di scena 2018” 5I Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” indirizzo economico sociale.

5) LETIZIA CARBONARI: “Alla scoperta dei talenti nascosti”

Avendo aderito con entusiasmo al progetto Banco di Scena che coinvolge anche la mia scuola, ovvero il liceo Classico, sabato 8 settembre mi sono recata alla Casa di Riposo in via Crivelli per vedere e iniziare a intervistare gli attori di Social Opera, il progetto gestito dall’ ASP in collaborazione con l’ASUR promosso dalla Fondazione Pergolesi Spontini.

I 13 ragazzi saranno i veri protagonisti dello spettacolo che si terrà il 28 settembre al Teatro di Jesi alle ore 21, e, tra una prova backstage e qualche chiacchiera, ho potuto conoscerli meglio. Essi sono coinvolti nella realizzazione di questo dal 16 dicembre 2017 e tutti i sabati si riuniscono con il regista Gianfranco Frelli e altri operatori nella sala, per lavorare al copione e per provare.

Mi sono sembrati subito ragazzi molto ospitali tanto che alcuni, appena sono arrivata, mi sono venuti incontro sorridenti per accogliermi tra loro. L’atmosfera che si respira è tanto calorosa e l’idea che mi sono fatta, dopo appena due ore insieme, è quella di una grande famiglia che collabora e che si aiuta lavorando sodo, ma di certo non mancano i momenti di divertimento e condivisione in cui ogni ragazzo ha la libertà di esprimere la propria personalità a suo modo, ciascuno con le proprie diversità e caratteristiche. Alcuni più agitati all’idea di dover recitare davanti a tante persone, altri impazienti e contenti di questa nuova esperienza che li travolgerà.

C’è chi scarica la tensione chiacchierando, chi camminando avanti e indietro, c’è anche chi preferisce starsene seduto con gli occhi incollati sul copione, magari per ripassare qualche battuta e non deconcentrarsi.

 Mentre sono lì riesco a percepire il grande senso di squadra e di aiuto reciproco che c’è, infatti solo così si riesce a creare qualcosa di veramente bello e costruttivo; e, tra un sorriso e un incoraggiamento, presto si accenderanno i riflettori di una curiosa storia che tutti, i genitori dei ragazzi protagonisti e il resto della popolazione, non si dovranno perdere.

Letizia Carbonari, “Banco di scena 2018”, classe 4A Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”

6) TOMMASO GALLI: “Gianfranco Frelli: l’ultimo regista in una Jesi che vola verso il mare”

Vi siete mai chiesti che importanza ha un regista per uno spettacolo? Lo abbiamo scoperto intervistando Gianfranco Frelli, regista dello spettacolo “Tutto è illusione del Mondo” per la XVIII edizione del festival Pergolesi Spontini. Persona molto disponibile ed eccentrica, lo abbiamo incontrato a teatrococuje, un teatro sul fiume, mentre si accingeva a progettare nuovi spettacoli per i prossimi mesi. In questo luogo magico tiene corsi di recitazione per tutte le età. L’intervistato si è dimostrato molto a suo agio anche grazie il clima scherzoso e surreale dell’intervista. È stato interessante conoscere il suo punto di vista riguardo i ragazzi che reciteranno all’interno dello spettacolo, infatti lui non li vede come ragazzi “diversi” ma piuttosto come persone con le quali ci si può giocare e divertirsi. Infatti, i ragazzi di Social Opera stanno dando prova di essere molto coinvolti nello spettacolo che è anche per loro un’occasione di divertimento. Frelli mi ha inoltre spiegato che è stato un lavoro molto impegnativo dato che si tratta di un progetto che inoltre ai ragazzi di Social Opera coinvolge tre scuole (Liceo Classico, Liceo Artistico, Istituto Marconi Pieralisi) e insieme ai ragazzi del Classico si è occupato della Comunicazione. Come partecipante delle Scienze Umane posso dire che Gianfranco Frelli si è dimostrato un regista molto capace di guidare tutti i ragazzi coinvolti in questo progetto e di dare libero spazio alla loro creatività attraverso interviste, video ecc… Essere un regista non è compito facile soprattutto quando si lavora con persone molto diverse tra loro, ma ha accettato questa sfida cercando di gestire tutto grazie anche alla sua capacità di empatizzare con chi ha davanti.

Tommaso Galli, “Banco di Scena 2018”, classe 4 Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” indirizzo Scienze Umane.

7) RICCARDO GIULIANELLI: “Incontri all’ombra del PERGOLESI”

Vi racconto cos’è banco di scena: 7 volenterosi ragazzi si sono messi in gioco per portarvi dietro le quinte dello spettacolo teatrale “Tutto illusione nel mondo” che andrà in scena il 28 settembre alle ore 21:00 al teatro Pergolesi. Sotto la supervisione del regista Gianfranco Frelli, i ragazzi hanno curato l’aspetto multimediale dell’evento attraverso la realizzazione di articoli e videointerviste che potrete leggere in questi giorni di attesa della messa in scena dello spettacolo. Tommaso, con la fidata macchina fotografica messa a disposizione dalla Fondazione, ha realizzato le riprese dei video e intervistato nientemeno che il regista della rappresentazione sopracitato. Sara invece ha voluto contribuire all’aspetto pubblicitario del progetto e perciò ha intervistato degli ignari passanti informandoli di questo appuntamento imperdibile, inoltre ha anche rivolto qualche domanda alle ballerine. Letizia invece ha raggiunto presso la sala messa a disposizione dalla Asp i veri protagonisti: gli attori! Accompagnata sempre dal fedele cameramen ha portato a termine un’intervista ai ragazzi che vedremo sul palco il 28 settembre. Chiara si è infiltrata nella Sartoria del teatro dopo aver salito e sceso “almeno un milione di scale” attraverso abiti di tutti i tipi e di tutte le taglia. Alessia ha intervistato dei ragazzi del liceo artistico che si sono occupati della realizzazione delle scenografie e si sono impegnati come attrezzisti. Per finire Sabrina ha incontrato il responsabile della fondazione Pergolesi Spontini. Vi aspettiamo il 28 alle 21:00, non mancate! Chiara si è infiltrata nella Sartoria del teatro dopo aver salito e sceso “almeno un milione di scale” attraverso abiti di tutti i tipi e di tutte le taglia. Alessia ha intervistato dei ragazzi del liceo artistico che si sono occupati della realizzazione delle scenografie e si sono impegnati come attrezzisti. Per finire Sabrina ha incontrato il responsabile della fondazione Pergolesi Spontini. Vi aspettiamo il 28 alle 21:00, non mancate!