ENRICO IV
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Carlo Cecchi
con Carlo Cecchi, Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò
e con Dario Caccuri, Edoardo Coen, Vincenzo Ferrera, Davide Giordano, Chiara Mancuso, Remo Stella
scene Sergio Tramonti
costumi Nanà Cecchi
luci Camilla Piccioni
produzione Marche Teatro
Enrico IV fu scritto per Ruggero Ruggeri, il “Grande Attore” del primo Novecento. Dopo di lui, molti altri Grandi Attori si sono “cimentati” con questo monumento alla Grandattorialità. Prima di tutto ho ridotto drasticamente molte delle lunghissime battute del Grande Attore; conseguentemente gli altri personaggi acquistano un rilievo che spesso, soverchiati dal peso delle battute del protagonista, rischiano di perdere. In alcuni dialoghi ho “tradotto” la lingua dell’originale in una lingua teatrale a noi più vicina. E ho fatto della follia e della recita della follia di Enrico IV, che nell’originale ha una causa clinica un po’ banale, una decisione dettata da una sorta di vocazione teatrale: non per nulla, il teatro, il teatro nel teatro e il teatro del teatro, sono il vero tema di questo spettacolo.
Carlo Cecchi
Bisogna essere artisti sapienti e indisciplinati come Carlo Cecchi per riscrivere, sfoltire, e convertire a tratti in pièce (tragi)comica un testo di Pirandello. L’ha
splendidamente fatto con Enrico IV. […] Una regia, la sua, dotata di irriverenza, malinconia e molestia, assumendo il ruolo dell’autoesiliato dal mondo, ritenuto pazzo, in realtà insofferente, identità in cui Cecchi declina il suo genio filosofico e capriccioso, assecondato da compagni ideali.
Rodolfo di Giammarco, “la Repubblica”