Domenica 19 gennaio ore 16,30 al Teatro Pergolesi di Jesi va in scena “L’Acqua Cheta”, operetta in tre atti di Augusto Novelli e Giuseppe Pietri, con la Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930, la più antica compagnia di operette italiana.

“Le acque chete… rovinano i ponti”! È intorno a questo antico detto popolare toscano che si dipana la vicenda de “L’Acqua Cheta”, operetta in tre atti di Augusto Novelli e Giuseppe Pietri messa in scena per la prima volta il 27 novembre 1920 al Teatro Nazionale di Roma. “È nata l’operetta italiana”! fu il commento entusiasta di pubblico e critica, che ne decretarono il trionfo grazie alla fresca spontaneità della musica e della vicenda. In scena, le vicissitudini di una famiglia fiorentina movimentata dagli amoreggiamenti delle due graziose figlie, quindi una storia come tante, una storia “popolare”.

A rappresentarla domenica 19 gennaio alle 16.30 al Teatro Pergolesi di Jesi è la Compagnia Gabrielli-Campagnoli 1930, la più antica compagnia di operette italiana, che quest’anno festeggia il suo 90esimo anno di attività. La caratteristica principale della compagnia è mettere in scena le operette “come si faceva una volta”, con scenografie e costumi accurati, la presenza di un’orchestra e dando spazio ad una prosa frizzante, genuina e molto divertente.

Saliranno sul palcoscenico jesino 40 artisti, di cui 15 cantanti/attori, 8 ballerini e 17 coristi. Il Maestro Carlo Morganti dirige il “Time Machine Ensemble”, formazione nata per volontà di Casa Musicale Sonzogno e con il coinvolgimento della Fondazione Pergolesi Spontini, che coinvolge giovani solisti con l’obiettivo di realizzare progetti di riscoperta di grandi autori del Novecento o nuovi concept originali di spettacolo. Il Coro polifonico Vox Nova di Fabriano è diretto dal Maestro Alberto Signori. La regia è di Franco Bury, le coreografie sono di Elisabetta Corinaldi e Beatrice Strappa. In scena, Diego Santamarianova (Ulisse), Lilly Mugianesi (Rosa), Micaela Chiariotti (Anita), Lucia Chiatti (Ida), Gabriele Bernardini (Cecco), Maurizio Borri (Alfredo), Giovanni Sbergamo (Stinchi), Claudio Bartolucci (Asdrubale), Antonio Piccinini (Bigatti), Elena Schiavoni, Cristina Bimbo, Maria Luisa Violini (le vicine), Simone Sgalla (sposo), Gaia Borri (sposa), Luigi Tobaldi (padre della sposa). Nella compagnia di danza, sono Beatrice Strappa, Gabriele Gambini, Elisabetta Corinaldi, Mirco Compagnucci, Giorgia Giattini, Riccardo Tosi, Serena Tantucci, William Vernia.

Andando a scavare alle radici de “L’Acqua Cheta”, si scopre che l’operetta si sviluppa attorno alla trama di una commedia omonima scritta dal ventunenne fiorentino Augusto Novelli e andata in scena per la prima volta al Teatro Alfieri di Firenze nel 1908 riuscendo a tenere il cartellone per ben 44 sere e incassando 47.000 lire, davvero una bella somma per quei tempi.

Dopo 12 anni, attratto da questa fortunata commedia, il trentaquattrenne compositore elbano Giuseppe Pietri decise di musicarla con le sue vivaci melodie, pur temendo il fatto che il pubblico, abituato a vedere operette farcite di valzer, champagne e storie di “corna”, avrebbe potuto non apprezzare uno spettacolo dove si usa un linguaggio popolare e schietto, si balla il “trescone” e si beve solo del buon Chianti.

Invece l’operetta ebbe fin da subito un esito trionfale, tant’è che il celebre compositore Pietro Mascagni si spinse ad affermare che “L’acqua cheta” sarebbe stata in futuro l’operetta che sarebbe sopravvissuta alla morte dell’operetta. Oggi che “L’acqua cheta” viene ancora rappresentata, possiamo dire che Mascagni ebbe certamente ragione.

I biglietti per lo spettacolo al Teatro Pergolesi sono acquistabili presso la biglietteria del teatro (tel. 0731.206888 – [email protected]) o su internet tramite il circuito VivaTicket (www.vivaticket.it).

Platea e palchi centrali € 20, palchi semi-centrali e laterali € 15 (ingresso solo platea e palchi di I ordine).