XVII PERGOLESI SPONTINI FESTIVAL

Musica, 1 ottobre 2017
Caravaggio in musica
di Giuseppe Pennisi

Quando diciassette anni fa, Jesi (e vari comuni dell’area) diedero vita al Festival Pergolesi Spontini in onore dei due musicisti lì nati, molti pensarono che l’iniziativa avrebbe avuto il fiato corto: Pergolesi è morto a 26 anni (e la sua produzione non è, quindi, molto vasta) e le opere composte da Spontini per le corti imperiali di Francia e di Prussia richiedono mezzi che anche la Scala e il Teatro dell’Opera di Roma hanno difficoltà a mettere in campo. Tuttavia, in questi diciassette anni, il festival ha prodotto l’integrale di Pergolesi (disponibile in un elegante cofanetto dvd) e riesumato le opere del periodo napoletano e del primo periodo francese di Spontini.

Questa edizione riguarda “il falso d’autore”, ossia lavori quasi certamente apocrifi ma di artisti di livello. Un “falso d’autore” è il diario del soggiorno di Caravaggio a Malta e in Sicilia, quale visto nel romanzo di Andrea Camilleri Il colore del sole, da cui Lucio Gregoretti ha tratto un’opera in un atto. (…) L’aspetto più interessante del lavoro è quello musicale. L’organico è costituito da un attore e da un doppio coro di voci soliste che amplifica e sottolinea l’umanità tormentata di Caravaggio. Le voci sono usate alternativamente come soliste, come evocative di personaggi autentici o simbolici, tutte voci interiori di Caravaggio, ovvero come coro, utilizzato principalmente in modo onomatopeico, come un’estensione degli strumenti (…)

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