XVII PERGOLESI SPONTINI FESTIVAL

Città nuova, 12 settembre 2018
Caravaggio a Jesi
Mario Dal Bello

L’opera di Gregoretti è un mix tra videoproiezioni, recitazione, canto, movimenti mimici. Questo lavoro ha un suo fascino, talora commovente, che emerge soprattutto ascoltando Caravaggio (Massimo Odierna, molto “in parte”) raccontare la proprie vicende amorose, drammatiche, artistiche, intervallato dai Quartetti canori di difficile esecuzione – oscillanti tra polifonia e modernità, vena popolare e cupezza -, ma assai efficaci nel delineare o commentare le vicende dell’artista, dei suoi rapporti umani e soprattutto del Sole nero – vero protagonista dell’opera – che gli brucia gli occhi, gli impedisce di vedere i colori se non tinte chiaroscurate: esse sono, secondo il testo romanzato, alla base della sua violenza pittorica. (…) La tensione musicale – ben messa a fuoco dall’Ensemble Roma Sinfonietta diretto con perizia da Gabriele Bonolis – passa da asprezze a sussurri, da malinconie ad oscurità, che nel teatro dall’ottima acustica risuonano con notevole forza, senza peraltro offuscare la recitazione e i cantanti. (…) Preceduta da una videointervista a Camilleri, l’opera è riuscita ed è certamente da riproporre.

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