Bruno Taddia
Licinius
Baritono. Artista dotato di una spiccata intelligenza musicale e raffinate doti interpretative, Bruno Taddia nasce a Pavia e si laurea “cum laude” in Filosofia Estetica all’Università di Milano; parallelamente si diploma in violino al Conservatorio di Genova, frequenta il corso di Composizione Sperimentale con Bruno Zanolini presso il Conservatorio di Milano e studia canto con Paolo Montarsolo
Allievo di Dario Fo debutta nel 2001 nel Viaggio a Reims al Rossini Opera Festival di Pesaro ed in seguito alla vittoria del Concorso AsLiCo interpreta l’Italiana in Algeri nei teatri del Circuito Lombardo; da allora è stato invitato ad esibirsi nei teatri più prestigiosi diretto da acclamati direttori d’orchestra. Tra i maestri con i quali ha collaborato e abitualmente collabora ricordiamo Riccardo Muti, Gianluigi Gelmetti, Roberto Abbado, Alberto Zedda, Michele Mariotti, Francesco Lanzillotta, Thomas Hengelbrock, Hartmut Haenchen, Ottavio Dantone, Diego Fasolis, Stefano Montanari, Jean-Christophe Spinosi. È stato diretto da registi quali Dario Fo, Mario Martone, Ermanno Olmi, Pierluigi Pizzi, Emilio Sagi, Alfred Kirchner, Damiano Michieletto, Valentina Carrasco, Daniele Abbado.
Tra i suoi successi più recenti ricordiamo: Il turco in Italia a Rovigo e Ravenna, Dido and Aeneas di Purcell al Teatro Comunale di Bologna, Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann al Teatro Filarmonico di Verona, Pigmalione (ruolo del titolo) nell’eponima opera di Ristori riscoperta dal Teatro Sociale di Rovigo, Don Giovanni (ruolo del titolo) all’Opera Colorado, Polimestore nell’opera Ecuba di Gian Francesco Malipiero nuova produzione per il festival Vicenza in Lirica, Bohème e Italiana in Algeri al Teatro Lirico di Cagliari, Madama Butterfly per il Festival Puccini di Torre del Lago, è stato inoltre protagonista nell’epic opera Bastarda per La Monnaie de Munt di Bruxelles (spettacolo costruito a partire dalla trilogia donizettiana dei Tudor) e Bajazet ne Il Tamerlano di Vivaldi con Ottavio Dantone e Accademia Bizantina e in scena al Theater an der Wien, ad Amburgo, Barcellona, nei teatri dell’Emilia Romagna, opera che è stata poi incisa su disco. Per la Festa della Repubblica Italiana è stato protagonista di un concerto diretto da Marco Angius con l’Orchestra di Padova e del Veneto interpretando arie tratte da autori quali Verdi e Dallapiccola.
I prossimi impegni del 2024 lo vedranno al Festival di Beaune nuovamente protagonista come Bajazet (Il Tamerlano) di Vivaldi, aprirà quindi le Celebrazioni Spontiniane al Teatro Pergolesi Spontini di Jesi protagonista nella nuova produzione de La Vestale nei panni di Licinio, poi in tournée a Piacenza, Pisa e Ravenna; sarà Gianni Schicchi nell’eponima opera di Puccini alla Fondazione Haydn di Trento diretto da Michele Gamba e la regia di Valentina Carrasco; sarà poi nuovamente Prosdocimo ne Il Turco in Italia al Teatro Pegolesi di Jesi e al Galli di Rimini e impegnato in Madama Butterfly al New National Theatre di Tokio.
Successi delle stagioni passate includono: Niobe, regina di Tebe di Steffani al Covent Garden di Londra e a Lussemburgo; Teneke di Vacchi al Teatro alla Scala; Candide (Maximilian/Captain/Zar Ivan) all’Opera di Roma; Serse (Elviro) con Jean-Christophe Spinosi a Versailles; La Gazzetta (Don Pomponio) al Liceu di Barcellona; Le convenienze ed inconvenienze teatrali (Mamm’Agata) a Dresda; L’equivoco stravagante di Rossini e Betly di Donizetti a Berlino; Il Turco in Italia al Rossini Opera Festival di Pesaro; Gianni Schicchi nell’opera movie firmata per la regia da Damiano Michieletto e diretta da Stefano Montanari, eseguito poi in scena con John Axelrod a Torre del Lago dove è stato chiamato anche per Jacob Lenz (ruolo del titolo) di Rihm; Iphigénie en Tauride (Oreste) con Diego Fasolis e poi con Anna Caterina Antonacci a Ginevra dove è tornato per Le Nozze di Figaro, Punch and Judy di Birtwistle e La Calisto di Cavalli; La fille du régiment (Sulpice) e L’elisir d’amore (Belcore) a Cagliari; Il ritorno d’Ulisse in Patria (Iro) con Ottavio Dantone a Cremona; La fedeltà premiata di Haydn a Herne e in CD con Andreas Spering; Il barbiere di Siviglia a Nancy e a Denver, Firenze e Ginevra (Figaro); Falstaff (ruolo del titolo), Gianni Schicchi (ruolo del titolo), Don Pasquale (ruolo del titolo) a Montpellier; Der Diktator di Krenek e Der Kaiser von Atlantis di Ullmann a Tenerife; Il malato immaginario di Vinci e La vedova ingegnosa di Sellitti al Festival di Martina Franca; Der Vampyr di Marschner (Lord Ruthven) a Budapest; Il barbiere di Siviglia (Figaro), La Bohème (Marcello), Mirandolina di Martinu alla Fenice di Venezia; Olivo e Pasquale al Donizetti Festival di Bergamo; La Bohème (Marcello) a Napoli; L’occasione fa il ladro di Rossini (TCE) e La pietra del paragone, Il barbiere di Siviglia e Orlando paladino di Haydn (TC) a Parigi; Die lustige Witwe a Genova; Così fan tutte (Don Alfonso) a Firenze, Toulouse e all’Opera di Roma; La Cenerentola a Palermo; L’heure espagnole di Ravel (Ramiro) a Shanghai; Don Pasquale (Malatesta) a Oviedo, Santiago del Cile e Ravenna (diretto da Riccardo Muti); la prima mondiale de Il medico dei pazzi di Battistelli a Nancy; Des Knaben Wunderhorn di Mahler con la Neue Lausitzer Philharmonie.