Per l’undicesimo anno consecutivo l’esercizio finanziario 2016 della Fondazione Pergolesi Spontini chiude con il segno più. 194 gli eventi organizzati, 44.353 gli spettatori, oltre 330 le giornate di apertura per spettacoli eventi prove e allestimenti, oltre 14.300 studenti coinvolti in progetti educativi.

L’Assemblea dei Soci della Fondazione Pergolesi Spontini, riunita presso il Teatro Pergolesi di Jesi giovedì 21 aprile, ha approvato l’esercizio finanziario 2016 della Fondazione. Un bilancio che si chiude con il segno positivo, per l’undicesimo anno consecutivo, e senza nessun deficit pregresso.

Nel 2016 gli eventi organizzati sono stati 194, 44.353 gli spettatori, oltre 330 le giornate di apertura per spettacoli eventi prove e allestimenti. Oltre 14.300 studenti di ogni ordine e grado, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di II grado, sono stati coinvolti in progetti educativi o hanno partecipato con la propria classe o la famiglia alle diverse proposte di spettacolo rivolte ai ragazzi e ai giovani.

In 16 anni di attività, l’azienda culturale di produzione e servizi per il territorio ha gestito per 12 mesi ogni anno un’intensa attività artistica e culturale, tra appuntamenti d’opera, concerti, prosa, teatro ragazzi, danza, circo contemporaneo, ricerca musicologica, produzione lirica, didattica e formazione, sperimentazione di nuove tecnologie e realtà aumentata e virtuale nello spettacolo dal vivo, collaborazione agli eventi promossi da Comuni ed Associazioni. Intensa l’attività lirica, nella Stagione lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi, e nel Pergolesi Spontini Festival, eventi sostenuti dal Ministero dei Beni delle Attività culturali e del Turismo. Dalla sua nascita nel 2001 ad oggi, la Fondazione ha gestito un volume d’affari complessivo di oltre 61 milioni di euro, senza registrare alcuna passività di bilancio. Un dato che conferma l’oculata gestione delle risorse e la pervicace ricerca di nuove entrate sui mercati nazionali ed internazionali.

In un contesto di crisi economico-finanziaria che ha colpito il sistema dello spettacolo dal vivo in modo generalizzato, il 2016 ha rappresentato per la Fondazione un anno difficile. Nella gestione del budget 2016, con riferimento soprattutto alle attività principali in capo alla Fondazione, come il Festival Pergolesi Spontini e la Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, è apparsa evidente la necessità di rivedere le modalità di progettazione degli spettacoli: il rispetto di rigorosi criteri quantitativi, cui la Fondazione deve attenersi dal 2015 in ottemperanza al D.M. Musica 07/2014, hanno spinto l’azienda a ideare programmi artistici con un numero maggiore di appuntamenti rispetto al passato, “leggeri” sotto il profilo economico e al tempo stesso salvaguardandone la qualità artista.

Molti gli appuntamenti in collaborazione con teatri e festival di livello nazionale ed internazionale, con un incremento dei ricavi per coproduzioni e la rilevanza dei ricavi per noleggi allestimenti. Importante la co-produzione di una prima esecuzione in epoca moderna dell’opera “La scuola de’ gelosi” di Salieri su 6 piazze (Legnago, Verona, Belluno, Chieti e, nel 2017, Jesi e Firenze per un totale di 14 recite), che ha visto la Fondazione quale ente capofila. L’intera operazione ha inteso valorizzare teatri “minori”, interessati a sperimentare nei propri cartelloni anche un titolo d’opera, con un allestimento interamente costruito a Jesi presso i Laboratori della Fondazione Pergolesi Spontini. Fra le coproduzioni va menzionato anche il nuovo allestimento dell’opera “Adelson e Salvini” con il Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania, Ente Lirico con cui la Fondazione ha attivato nel 2016 diverse collaborazioni tra cui la realizzazione – sempre a Jesi – dell’allestimento dell’opera “Fedra” di Paisiello con cui si è aperta la stagione lirica di Catania. Costruite a Jesi, sempre nei Laboratori, le scene dell’opera “Lucia di Lammermoor” per il Teatro delle Muse di Ancona e tre allestimenti per Teatri e compagnie di prosa, quali Teatrozeta e Compagnia Lombardi Tiezzi.

Da segnalare il costante impegno musicologico per la valorizzazione dell’opera di Pergolesi e di Spontini, e le collaborazioni internazionali. Recenti, tra l’altro, gli accordi con i Teatri de L’Avana, grazie al quale pochi sarà la prima opera di Giovanni Battista Pergolesi ad essere rappresentata nella Repubblica di Cuba; con la Roudaky Foundation di Teheran, tra le principali istituzioni culturali della Repubblica Iraniana, per coprodurre opera italiana e formare artisti e maestranze locali; con “Il centro studi per la musica fiamminga” operante in seno al Conservatorio Reale di Anversa per lo studio, la revisione critica, eventuali registrazioni e messe in scena di quattro partiture ritenute scomparse di Gaspare Spontini, eccezionalmente ritrovate lo scorso giugno nella Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene (Belgio); con il Palazzetto Bru Zane di Venezia per la messa in scena dell’Olimpie di Gaspare Spontini nell’edizione realizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e al Concertgebouw di Amsterdam.

INFORMAZIONI:
Fondazione Pergolesi Spontini

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