Classe 1948, Alessandro Sbordoni è pianista, fisarmonicista, compositore, improvvisatore, didatta e studioso romano.
È stato definito da Goffredo Petrassi “un musicista fortemente impegnato nel raggiungimento della comunicazione espressiva”. Questa attenzione per una espressività della musica è un fatto particolarmente significativo nel panorama della composizione contemporanea, appunto perché segno di una rinnovata volontà di far musica nel senso pieno e “tradizionale” del termine. D’altra parte questa volontà comunicativa ha portato Sbordoni ad essere attivo anche nel campo dell’organizzazione musicale.
È stato presente fin dal 1972 all’interno della Associazione Nuova Consonanza di Roma, suonando nell’omonimo Gruppo di Improvvisazione (dal 1977) e curando la direzione artistica delle edizioni 1983, 1984 e 1985 della Stagione di Concerti e delle edizioni 1979, 1986, 1987 e 1988 del Festival.
Il delicato momento che sta vivendo la musica contemporanea ha determinato in Sbordoni la necessità di una riflessione dall’interno stesso del comporre. Svolge infatti una intensa attività pubblicistica e seminariale in Italia e all’estero, tesa ad evidenziare le strutture profonde del pensiero musicale contemporaneo nella complessa dinamica del loro svilupparsi dalla tradizione. Suoi scritti sono stati pubblicati da importanti riviste internazionali, ed ha tenuto conferenze e seminari di composizione in diversi paesi (USA, Argentina, Francia, Svezia, Finlandia, Germania e in futuro Australia).
Ha maturato la sua formazione compositiva accanto a compositori quali Domenico Guaccero, Franco Evangelisti, Giacomo Manzoni, Hans Werner Henze, ed è attualmente docente di composizione presso il Conservatorio A. Casella de L’Aquila.
A partire dalla seconda metà degli Anni ‘80 gli esiti espressivi della musica di Sbordoni hanno determinato un suo avvicinarsi al teatro musicale, prima con La Sirenetta, opera rappresentata con successo in occasione della Biennale 1988 Nuovo Teatro Musicale di Monaco di Baviera, e poi con Lighea, un’opera da camera commissionata dalla Rai e ripresa nel 1990 dal Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Ha scritto per importanti istituzioni: la Fondazione Gulbenkian (Angelus Novus, 1985), la RAI (Le ombre riflesse, 1986; Riflessi, 1987; Lighea, 1988; Alba. Cantata sulla perdita del sacro, 1992), la Biennale di Monaco di Baviera (La Sirenetta, 1988 e Ora comincia il silenzio, 1990), il Festival di Metz (One morning, oh so early, 1988), l’Orchestra Regionale Toscana (…durch die Lieb’allein, 1990), il Festival Mondiale del sassofono (Cosi crescono i girasoli, concerto per sassofono e orchestra, 1992).
Le sue partiture sono pubblicate da Casa Ricordi e Edipan. Quest’ultima gli ha dedicato un disco monografico.