Sabato 24 settembre alle ore 18, per il XVI Festival Pergolesi Spontini, rara opportunità di vedere l’Eremo dei Frati Bianchi di Cupramontana – uno dei luoghi d’arte più affascinanti delle Marche –  in occasione del concerto “Frati e Giullari”. Domenica 25 settembre alle ore 11,30 il Festival chiude con il concerto dedicato alle vittime del terremoto nella Chiesa di San Marco a Jesi durante la celebrazione liturgica. Il 24 alle ore 21 presso il Circolo Cittadino di Jesi un nuovo concerto per rassegna “Lo swing dell’imperatore”, il 25 alle ore 10 la visita guidata della Chiesa di San Marco con l’Archeoclub d’Italia.

Venerdì 23 settembre 2016 14:07

Luoghi d’arte e suggestive ambientazioni per il gran finale del XVI Festival Pergolesi Spontini ed al suo viaggio in musica attraverso l’albero genealogico di Federico II di Hohenstaufen.

Sabato 24 settembre alle ore 18 le laudi alle origini del Francescanesimo risuonano nell’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, scenario ideale del concerto dell’Ensemble Micrologus dal titolo “Frati e Giullari. Joculatores Domini”, al termine del quale il publico è invitato ad una degustazione gratuita “nello spirito Francescano” di olio, vino e pane a cura di Food Brand Marche (ingresso riservato agli spettatori). Il concerto è realizzato dalla Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con la Fondazione Eremo dei Frati Bianchi.

L’Eremo è situato nella profonda gola naturale del corvo; la sua costruzione risale secondo la tradizione ai primi anni dell’XI secolo e si pensa che fu fondato da S. Romualdo, al quale venne dedicata una delle grotte ricavate nella ripida parete di arenaria sul quale poggia la costruzione, chiamata in sua memoria “Cella di San Romualdo”. Le prime grotte dell’Eremo furono scavate direttamente nella roccia, alla fine del 1200, ed il luogo è circondato da un bosco silenzioso e bellissimo, da attaversare in un sentiero suggestivo che, ad ogni passo, si carica di spiritualità.

Domenica 25 settembre alle ore 11,30, a Jesi, un appuntamento musicale dedicato alle vittime del sisma che ha luogo nel corso della Celebrazione Liturgica nella Chiesa di San Marco, splendido esempio di architettura gotica del XII-XIII secolo. Tra gli affreschi trecenteschi e ai piedi della grande Crocifissione absidale di scuola riminese, si tiene la “Liturgia solenne per la Cappella Reale di Sicilia” con l’Ensemble Calixtinus diretto da Giovannangelo de Gennaro; in programma, la Messa Normanno Sveva (secolo XII, Biblioteca Nazionale di Madrid, manoscritti 288 – 289 –19421), con la musica sacra cantata nelle cerimonie solenni del Regno di Sicilia, nel Duomo e nella Cappella Palatina di Palermo e sotto le volte della Cattedrale di Monreale. La cerimonia è preceduta da una visita guidata della Chiesa di San Marco, alle ore 10, a cura di sede di Jesi dell’Archeoclub d’Italia.

A fare da contrappunto contemporaneo al percorso del Festival, è la rassegna “Lo Swing dell’Imperatore”: l’ultimo appuntamento è sabato 24 settembre alle ore 21 a Jesi nella Sala del Lampadario del Circolo Cittadino, con gli Skyline Jazz Trio (voce Simone Grassi, sax – clarinetto Antonangelo Giudice, chitarra Luca Pecchia) in un concerto con cena in collaborazione con “Il Ristorantino”, dal titolo “Frank Sinatra e il clan dei Rat Pack: un’incredibile storia vera fatta di smoking, mafia, amori e swing”. Info prenotazioni mob. 329 7837669.

Da non perdere, i cocktail i menù e gli aperitivi in tema federiciano proposti dai bar e ristoranti del centro storico di Jesi.